Amici, per noi che amiamo il tango, per noi che amiamo la cultura argentina, le sue terre, i suoi colori, per noi che sogniamo di andare li un giorno....per non DIMENTICARE!
(fonte: edscuola.it)
II 24 marzo 1976 il potere passò ai militari (......) Debole, quasi formale, comunque attendista, fu la reazione internazionale. Sembrava evidente che Videla non era Pinochet così come Isabel Perón non era Salvador Allende. Il paragone con il caso cileno non è di grande aiuto. Purtroppo la condanna internazionale sarebbe arrivata troppo tardi. La Giunta militare volle eliminare tutti i suoi nemici senza che si diffondesse la coscienza di tale annientamento. Fu inventata una strategia rivoluzionaria: niente arresti di massa, niente carceri, niente fucilazioni ne assassinii clamorosi come quelli della Triplice A. Gli oppositori sarebbero stati sequestrati da gruppi non identificati, caricati su vetture senza targa e fatti scomparire.
Ebbe così inizio, lentamente, il più grande genocidio della storia argentina. (...) la stragrande maggioranza dei sequestri avveniva di notte in casa delle vittime. Il commando occupava la zona circostante ed entrava nelle case facendo uso della forza. Terrorizzava e imbavagliava perfino i bambini obbligandoli a essere presenti. La vittima veniva catturata, brutalmente colpita e incappucciata, poi trascinata fino alle macchine che aspettavano (...)
In questo modo migliaia e migliaia di persone diedero forma a una fantasmatica categoria, quella dei desaparecidos (...)