girano voci

Vito ha scritto:

girano voci ... che al dancing di montereale il venerdì mettano anche il tango argentino.

Cercheremo allora in tutti i modi di farci un SALTO!

Vito ha scritto:

girano voci ... che al dancing di montereale il venerdì mettano anche il tango argentino.

mmm...interessante!!!

Congresso In Argentina: Il Tango e' Una Terapia

(ANSA) - BUENOS AIRES, 19 LUG 2008 - Il primo Congresso internazionale di tangoterapia si conclude oggi a Rosario, in Argentina, dove circa duecento partecipanti hanno discusso per due giorni delle virtu' del tango come strumento per combattere stress, ansieta' e depressione, ma anche per migliorare la circolazione cardiovascolare e ridurre il colesterolo. Lo ha riferito oggi la stampa argentina. "Quando balliamo un ballo d'abbraccio, intenso come il tango, si produce nel cervello l'ormone dell'oxitocina, che combatte l'ansieta' e lo stress", ha spiegato ai congressisti Federico Trossero, un medico specializzato in psichiatria biologica, autore del libro "Tango-terapia" e a sua volta ballerino di tango. Il cardiologo Roberto Peidro e il collega Ricardo Edgar Comasco, autori del libro "Con il cuore nel tango", hanno dal canto loro illustrato i risultati di una ricerca da cui emerge che, se si balla il tango in maniera regolare, migliora la circolazione cardiovascolare e si riduce il colesterolo. I due ricercatori hanno al riguardo messo a punto un protocollo d'indagine per misurare determinati valori respiratori e cardiaci mentre si balla il tango, da cui sono emersi risultati "altamente positivi" per la salute dei ballerini. (ANSA).

dalla pagina http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080719/thl-salute-congresso-in-argentina-il-tan-deebc83.html

.....In questa epoca tecnologica, volta al “pensare” e non al “sentire”, e pregna di tanta, e tanto falsa, comunicazione, nella vertigine di tonnellate di informazioni imbottigliate, che si scambiano, secondo per secondo, senza il benché minimo contatto fisico-emozionale, queste nuove o vecchie forme di comunicazione permettono di trascendere le frontiere del nostro Io: e questo ci fa tornare profondamente umani.....

(da Tango Terapia, Federico Trossero)

E’ così, miei cari cavalieri. Ah! Quanto pochi ascoltano queste preghiere! Nelle ultime sere abbiamo conosciuto ben altre attenzioni da parte dei nostri cari ballerini. Si è raggiunta l’apoteosi con la scena seguente.

Atto n1:

Il gentiluomo danzante (?) già sulle note del tango che avrebbero ballato, previa intervista conoscitiva di approccio , si informava dello stato della fanciulla malcapitata: “sei principiante… sei intermedia… da quanto balli ? No perché sai, io sono un maestro.” DOMANDA: ma se sei così bravo , al terzo, dico, terzo passo te ne accorgerai da solo, no? E se sei così bravo, che importanza ha sapere il livello conclamato della fanciulla? Cosa fai, un reset sul posto? Vuoi una lastra, un test sul campo, un’analisi logica, una radiografia? Ma se sei così bravo, non dovresti tu capire chi hai tra le braccia, come si muove, come respira, e adeguarti a lei senza forzature, senza, come hai poi fatto, intavolare un Kung-Fu imparentato con una lotta-libera-greco-romana? Ragazzi, avete tra le braccia una donna, non un comò! E’ pietoso assistere a certe scene durante le quali si vede un uomo (?) che cerca, non riuscendoci, di far fare alla sua compagna passi che lei non conosce, evoluzioni che servirebbero solo a mostrare quanto lui sia bravo……e questo a suon di muscoli, linguetta all’angolo della bocca, avvolgimenti coxo-femorali, sbracciate che neanche un canottiere della Tevere-Remo.

Atto n.2:

Visto il risultato vano di queste forzature, il suddetto cavaliere (?) passa alla tattica VERBALE, ansimando all’orecchio della suddetta malcapitata: “gancho, gancho, passa, scavalca… gira... no, non così..., salta, , cammina, cinque, cinque… “ Si potrebbe uccidere per molto meno... Ora , bisogna pure che qualcuno avverta i signori uomini che qui non ci intratteniamo sulla dialettica,né sulle comunicazioni verbali, né su Parini o Pascoli: STATE ZITTI !!!!!! Possibile che non si capisca che la donna , nello spazio di quei tre minuti di un tango, è estremamente concentrata sui movimenti dell’uomo; che non vede e non sente nulla in quel momento se non come lui si muove, come possa recepire anche il più piccolo cambiamento , come e quanto sia totalmente assorta nell’interpretare ogni suo respiro. Che non si capisca quanto dia fastidio, sia fuorviante oltre che inutile ogni parola, ogni indicazione e più che mai ogni imposizione??

Atto n.3

Sempre il suddetto cavaliere, viste vane tutte le sue tattiche, alla fine esausto capitola, esclamando in puro stile accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico : “ finiamola qui, questa sofferenza…. “ Così dicendo,sulle note del tango che ancora andava, gira sui suoi tacchi e pianta la dama nel bel mezzo della pista. Che cavaliere, ragazze mie! Mi viene una riflessione: Cavaliere.. Che si chiami così perché è meglio che governi una stalla? No, mi dispiacerebbe per il cavallo.
Con affetto e solidarietà a tutte le fanciulle danzanti.

(scritto da tale "Tagon" e tratto da “El tango viejo”)

Non parlare

Se balli il tango,sconosciuto cavaliere,
ti prego, non parlare.
Lascia che sia tuo passo,non importa se insicuro,
a percorrere le strade della mia sera.
Lascia che sia il tuo braccio a sentire
La curva della mia schiena,
lascia che il tuo petto apra il mare
e mi accompagni dentro.
Non parlare, ti prego,
quando il dubbio ti fermerà;
io riempirò, per te , il tempo delle incertezze;
io stenderò i veli delle ombre
io. per te, inventerò curve di sogno.
Così , ti prego, sconosciuto cavaliere,
quando balli il tango,
non parlare,
ascolta solo il tuo cuore.

(scritto da tale "Tagon" e tratto da "El tango viejo")